I nostri servizi

Bilancio di sostenibilità

E-fase supporta i propri clienti nella redazione del Bilancio di Sostenibilità per quanto riguarda la misura e il monitoraggio dell’impatto dell’impresa sull’ambiente e la rendicontazione degli impegni e dei risultati raggiunti (impiego di risorse idriche ed energetiche, identificando quelle che sono prodotte da fonti rinnovabili e non rinnovabili, emissioni inquinanti, tra cui le emissioni di CO2, ecc.).

La carbon footprint (letteralmente, “impronta di carbonio”) è il parametro che, meglio di qualunque altra variabile, permette di determinare gli impatti ambientali che le attività di origine antropica hanno sul climate change e, quindi, sul surriscaldamento del pianeta.

L’impronta ambientale misura la quantità di superficie, in termini di terra e acqua, di cui la popolazione umana necessita per produrre, con la tecnologia disponibile, le risorse che consuma e per assorbire i rifiuti prodotti. È possibile misurare l’impronta ambientale di un individuo, di una città, di una popolazione, ma anche di una azienda o di un prodotto.

Al fine di consentire la determinazione dell’impronta ambientale di organizzazione (Oef) e di prodotto (Pef),la Commissione europea ha emanato la Raccomandazione 2013/179/UE, relativa all’uso di metodologie comuni per misurare e comunicare le prestazioni ambientali nel corso del ciclo di vita dei prodotti e delle organizzazioni, che aveva in allegato la guida sull’impronta ambientale di prodotto.

È stato il Protocollo di Kyoto (il trattato internazionale in materia ambientale riguardante il surriscaldamento globale, pubblicato l’11 dicembre 1997 nella città giapponese di Kyoto da più di 180 Paesi in occasione della Conferenza delle parti “Cop3” della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici) a stabilire quali gas serra debbano essere presi in considerazione nel calcolo:

  • anidride carbonica (CO2, da cui il nome “carbon footprint”);
  • metano (CH4);
  • ossido nitroso (N2O);
  • idrofluorocarburi (HFC);
  • perfluorocarburi (PFC);
  • esafloruro di zolfo (SF6).
 

Nel calcolo dell’impronta di carbonio devono essere considerate le emissioni di tutti i gas a effetto serra (GHG) che vengono convertite in CO2 equivalente attraverso dei parametri che vengono stabiliti a livello mondiale dall’Ipcc, l’Intergovernmental Panel on Climate Change, organismo che opera sotto la guida delle Nazioni Unite.

Vuoi saperne di più?